A descrivere il piacere dei sensi sono qui raccolte pagine, tra l'altro, di scrittori come Grazia Deledda, Guido da Verona, Curzio Malaparte, Cesare Pavese, Carlo Cassola, Pier Paolo Pasolini o di studiosi come Cesare Lombroso, Paolo Mantegazza, Agostino Gemelli.
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Nei loro testi, il pudore, il desiderio e l'amore si caricano di significati ambigui e contraddittori, diventano rappresentazioni di un gioco fatto di turbamenti, rimorsi, trasgressioni. Alla fine di questo viaggio nella sessualità italiana ogni lettore potrà rispondere all'interrogativo posto da Sorcinelli: gli italiani sono così perbenisti come la morale imperante per quasi un secolo ha fatto mostra di pretendere?
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