Secondo una tradizione, il Buddha fece girare la Ruota del Dharma non una ma tre volte, a ogni giro comunicando dottrine via via più ardue e profonde. Il terzo ciclo di insegnamenti, il più esoterico, venne dato dal Buddha nel grande santuario di Dhanyakataka e codificato in un gruppo di testi chiamati Tantra.
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In tale occasione, secondo la leggenda, Sucandra, re di Sambhala, ricevette il Kalacakratantra, il "Tantra della ruota del tempo". La dottrina del Kalacakra e i suoi testi sarebbero stati conservati dai Re Sacerdoti di Sambhala, e solo agli inizi del secondo millennio sarebbero riapparsi in India per scomparire nuovamente poco dopo. Grazie al santo indiano Naropa (956-1040) la tradizione continuò invece in Tibet, e dura tuttora.
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