"Sei incinta?" chiese l'angelo della morte Josef Mengele alla giovane donna nuda e dalla testa rasata che tremava di freddo, di paura e di vergogna ad Auschwitz-Birkenau. Doveva decidere, in pochi secondi. Rivelare che era incinta di due mesi l'avrebbe salvata o condannata? Rispose, in un sospiro: "no".
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Tre donne ebree sono scampate ai folli esperimenti di Mengele ad Auschwitz riuscendo a nascondere di essere incinte. Costrette ai lavori, sono state poi mandate, con un viaggio in treno di 17 giorni, al campo di Mauthausen, in Austria. Lì sono sopravvissute fino all'arrivo delle truppe americane. Una dà alla luce il figlio appena prima del viaggio, un'altra sul treno, e la terza appena arrivata al campo. I neonati alla nascita pesavano poco più di un chilo. I mariti delle tre donne sono morti ad Auschwitz, e loro non sapevano dell'esistenza l'una dell'altra. Fino al 2010, quando i tre figli si sono trovati a Mauthausen per i 65 anni della liberazione. La loro storia è un inno all'amore, alla resistenza e alla vita.