Di chi è la colpa di una crisi globale che ha già distrutto milioni di posti di lavoro e aperto voragini nei bilanci pubblici? C'entra il fatto che nei Paesi occidentali i lavoratori dipendenti guadagnino come negli anni Cinquanta? E che gran parte della sinistra abbia applicato le politiche neoliberiste, a base di privatizzazioni, precarietà del lavoro e tagli alla spesa sociale? Questo libro, avvincente come un romanzo e documentato come un atto d'accusa, ricostruisce la genesi trentennale di un disastro paragonabile alla Grande depressione degli anni Trenta. Senza dimenticare che quella oggi in corso è una crisi del capitalismo, che potrebbe segnare l'inizio della sua fine.