CARLOS SAURA è nato a Huesca (Aragona). Negli anni Cinquanta si iscrive alla facoltà di ingegneria di Madrid. Abbandona gli studi per dedicarsi in maniera professionale alla fotografia. Nel 1952 frequenta l'Istituto nazionale di cinema (l'I.I.E.C.) diplomandosi in regia. Terminerà l'insegnamento per ragioni politiche.
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Dopo una intensa attività nel campo del reportage e del documentario, l'esordio nel 1959 con il lungometraggio Los golfos, censurato con conseguenti tagli dalla burocrazia franchista. Nel 1965 realizza La caza, giustamente premiato con l'Orso d'argento al Festival di Berlino 1966. Con il produttore Elias Querejeta un lungo e fecondo sodalizio creativo. È in questo periodo che nascono autentiche "perle" cinematografiche: Peppermint frappé, El jardin de las delicias, Ana y los lobos, La prima Angélica, Cria cuervos, Elisa, vida mía.
L'incontro con lo sceneggiatore Rafael Azcona e con l'attrice Geraldine Chaplin - musa e ispiratrice - arricchiscono e completano il bagaglio poetico-linguistico. Premiato a più riprese nei festival di tutto il mondo, particolarmente Berlino e Cannes, egli diviene il regista di maggior prestigio del cinema spagnolo (insieme a Luis Buñuel). Con la trilogia musicale Bodas de sangre (da Lorca), Carmen (da Bizet), El amor brujo (da Manuel de Falla) e con il bellissimo Flamenco, ancora fascinosi sussulti e compatte composizioni artistiche.
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