"Lavora e spendi": questo il circolo vizioso in cui l'autrice vede intrappolata la società. Invece di ricercare una nuova qualità della vita, si preferisce inseguire un modello di benessere che fa apparire necessarie una quantità di cose che non lo sono.
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Sperimentando in prima persona uno stile di vita improntato alla sobrietà, la Levine interroga un intero modello di civiltà, affiancandosi a una tendenza sempre più attuale anche in Italia: quella del consumo responsabile, del commercio equo e dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).