"Come per tacita convenzione con l'osservatore, in questi quadri il segno e il gesto del pittore sembrano voler ripercorrere sulla tela la storia del sito rappresentato.
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Ognuno di questi paesaggi racconta il suo farsi (in quanto dipinto) e con questo artifizio sommamente pittorico impone all'osservatore non solo il tema ma le sue modalità rappresentative, e proprio per tal via discretamente suggerisce il lento farsi e stratificarsi del paesaggio reale." (Salvatore Settis)