L’opera di Rainer Werner Fassbinder comprende in totale 44 film. Quando morì, nel giugno 1982 a Monaco, aveva appena 37 anni. Dal 1966, in soli 16 anni, a una velocità impressionante, aveva accumulato la sua possente opera creativa come un’enorme montagna estetica davanti a un mondo stupefatto.
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Influenzato dall’arguzia poetica dello scrittore e drammaturgo Bertolt Brecht, dall’eleganza filmica di un Jean-Luc Godard e ispirato dalla laconica appropriazione del banale attraverso Andy Warhol, Fassbinder ha sviluppato nei suoi film – in quelli degli inizi in bianco e nero come in quelli successivi a colori – un incisivo, potente linguaggio figurato, di una poesia del tutto particolare. E poiché egli nei suoi film ha raccontato soprattutto le varie forme malinconiche dell’amore, ne nacque ben presto un linguaggio universale. Nella loro descrizione precisa e piena di amore dei rapporti sociali nella Germania occidentale e soprattutto dei rapporti tra gli uomini, i suoi film sono diventati un monumento della Storia. Ma oltre a ciò, essi sono un’opera d’arte di grande chiarezza estetica e di forza illuminante. Questo libro è dedicato alla sua opera. Di quei 16 anni creativi, esso contiene una gran quantità di fantasia filmica fittamente condensa a, potentemente messa in scena, nella quale il poeta e narratore Fassbinder ha trovato il suo medium, il suo vero appagamento e infine il suo sfinimento. Con testi personali del regista John Waters, dello scrittore Peter Handke e 26 pensieri messi in fila dall’autorevole penna di Hans Helmut Prinzler.
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