Tra il 1934 e il 1935, pur all'inizio del terribile periodo della persecuzione staliniana, Mejerchol'd torna alla leggerezza del teatro di Anton Cechov, mettendo in scena tre brevi atti unici (L'anniversario, La domanda di matrimonio e L'orso): sarà l'ultimo spettacolo prima del suo assassinio.
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Accomunati dal leitmotiv dello svenimento (di cui Mejerchol'd ne conta appunto trentatré), questi tre testi di mirabile comicità e dinamismo divengono nuove occasioni per veicolare un credo teatrale in cui attore, scena e testo creano un'armonica unione nella recitazione sul palcoscenico. Il presente volume alterna gli atti unici di Cechov ai resoconti delle prove di Mejerchol'd con i suoi allievi, appunti che ci consegnano la voce e gli insegnamenti di uno dei più influenti registi teatrali del Novecento.
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